Uno dei fattori determinanti in un binocolo da birdwatching è il campo visivo, che sta ad indicare l’area visibile vista attraverso il binocolo, altrimenti nota come field of view (FOV) che è, appunto, il campo visivo colto dal binocolo mentre si guarda. Poter contare soltanto su un piccolo campo visivo mentre si osservano gli uccelli o altri animali può essere frustrante perché è facile perderne traccia mentre si muovono. Si può ovviare con il focus che consente una messa a fuoco ravvicinata, un sistema di avvicinamento visivo al soggetto (uccello, farfalla, insetto…) per ottenere un’immagine chiara. Nella scelta di un binocolo si può optare fra due tipi di prismi: i prismi di Porro o i prismi a tetto, come è spiegato meglio in questo portale ricco di informazioni utili sui binocoli.
Nel primo caso, che poi è quello più popolare, i prismi prendono il nome dal suo inventore, il torinese Ignazio Porro, che brevettò sul finire dell’Ottocento il primo telescopio prismatico. Nella sostanza, questi sistemi di lenti allungano il ‘viaggio’ dei raggi luminosi dando una sensazione di maggiore profondità dell’immagine. Quando la luce penetra nell’obiettivo, fa una sorta di zig-zag attraversando il binocolo per arrivare all’occhio. Il vantaggio più significativo dei prismi a Porro è che i binocoli che li montano sono più economici rispetto agli omologhi con i prismi a tetto, il che significa che è possibile ottenere un binocolo di qualità superiore allo stesso prezzo.
Lo svantaggio è che i binocoli con prismi del tipo Porro sono più ingombranti e datati anche nel design, scomodi da portare soprattutto se si è soliti fare escursioni naturalistiche per praticare birdwatching! Questi prismi erano standard fino all’introduzione del binocolo con prismi a tetto, molto più leggeri ma, nel contempo, decisamente più costosi in quanto la loro conformazione è più complessa e sofisticata, sebbene per il birdwatching siano il meglio che si possa trovare sul mercato. I prismi a tetto consentono alla luce di passare attraverso i ‘barilotti’ binoculari fino a raggiungere gli occhi. Malgrado i prismi a tetto siano più compatti, snelli e più piccoli dei prismi di Porro, risultano con una conformazione interna più complicata che ‘gonfia’ i prezzi, malgrado valga la pena ribadire che sono altamente raccomandati per gli appassionati di caccia e birdwatching, non solo perché più leggeri e facili da trasportare, pesando di meno e adattandosi meglio alla mano, ma anche e soprattutto per la maggiore resa visiva.